giovedì 5 gennaio 2017

Estrema destra: prove di dialogo ed unità...

Per la prima volta, a Milano, si sono riuniti i rappresentanti di tutte le formazioni, nessuna esclusa, della eterogenea e spesso litigiosa area della estrema destra italiana. 
Allo stesso tavolo si sono visti gli storici rivali di Casa Pound (i "fascisti del terzo millennio" di Gianluca Iannone) e Forza Nuova (gli integralisti guidati da Roberto Fiore), i movimentisti "duri e puri" di Lealtà e Azione e le tre distinte destrine istituzionali di Francesco Storace, Gianni Alemanno e Luca Romagnoli, i reduci missini della Fiamma di Attilio Carelli ed i settari frontisti di Adriano TIlgher, due sigle quasi sconosciute come Rinnovamento di Destra dell'avvocato Vetullio Mussolini (discendente collaterale del duce), Patria Sociale e la Unione Patriottica, più rappresentanti (praticamente di se stessi) di altre fiamme e fronti, frutto di infinite scissioni che hanno, negli anni, polverizzato il consenso (quasi il 2%) del partito originario post e anti Fiuggi, fondato da PIno Rauti. 
Fra la trentina di militanti politici, sopratutto giovani, si sono visti solo due visi noti alla politica locale, quelli del "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini (spesso provocatorio ospite a trasmissioni radio televisive) e del "vecchio camerata" Roberto Perticone, studioso di Ezra Pound e primo scopritore e sostenitore politico di Marine Le Pen in Italia. Artefice di questo raduno neo e post fascista, una storica militante, Barbara Strappelli, da tutti conosciuta come " la Rana", donna dai modi un pó bruschi ma molto apprezzata, da tutti i suoi camerati, per la sua intelligenza e determinazione. Insieme a lei, altri noti esponenti della estrema destra come Rino “Banana” Demango, Pierpaolo Soffritti e Roberto “Lupo” Sforni.
Gianni Spina (Italia InForma)

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